giovedì 17 marzo 2011

Le Pseudo scienze 2 : L'ECONOMIA

Come tutte le scienze o pseudo tali che studiano dei comportamenti
umani, anche gli studiosi di economia, sono caduti nell’errore di poter
schematizzare o rinchiudere in regole la totalità delle scelte umane.
Il comportamento umano è la cosa più eterogenea che c’è al mondo.
Quando si vuole rappresentare il movimento in uno schema, l’unico
risultato che si può avere è quello di ritrovarsi a studiare un solo
fotogramma e dover spiegare un intero film.
Anche questa scienza, che se bene usata sarebbe cardinale per la
nostra società, ha avuto la stessa degenerazione di molte sue sorelle
dopo il cambio virtù-utile.
Se andiamo a vedere uno qualsiasi dei comportamenti umani,
noteremo che esso, varia nel tempo, cambia, cessa, si sviluppa,
non c’è comportamento umano rimasto sempre uguale nel corso
della storia.
L’uomo deve capire che può schematizzare solo il certo,
per l’imponderabile deve limitarsi a raccogliere informazioni e
descrivere. L’essere umano è passato, nella sua storia economica,
dal paleo comunismo delle prime comunità al baratto ed al denaro,
quindi i sistemi economici sono stati adottati in base alle necessità
del momento e lasciati quando questi erano oramai inadeguati per la
società che evolveva.
Poi si è arrivati al denaro e tutto si è bloccato, questo sarebbe
impossibile nella normale evoluzione umana, a meno che questo
sistema non sia incredibilmente caro ai nostri padroni, incredibilmente
favorevole alla loro eterna prosperità,tanto da tenerlo in vita
artificialmente. Il denaro è nato per ovviare problemi contingenti come
l’impossibilità nel portarsi sempre appresso il bestiame o il raccolto
da scambiare, per permettere una certa forma di risparmio,
per facilitare gli scambi, insomma per porre rimedio ai problemi che
l’ormai inadeguato baratto aveva evidenziato.
L’avvento del denaro è stato necessario e salutare per la razza umana,
ma oramai esso è inadeguato, l’uomo oggi è totalmente cambiato,
le sue conoscenze tecnico scientifiche sono enormemente superiori,
il sistema economico basato sulla moneta, sia essa reale o virtuale,
viaggia ad una velocità che non è la sua, il denaro non è studiato per
personeche possono far affari da posti lontanissimi, l’accorciarsi delle
distanze,ha fatto si che la sproporzione ricchi-poveri sia oggi
insostenibile. Un ricco del passato non poteva fare quello che si può
permettere un suo pari odierno, non poteva investire sui mercati esteri,
non poteva creare imprese lì dove la mano d’opera costava meno
(non perché proibito, ma perché il mondo era allora molto più grande
ed i trasporti molto più cari e pericolosi), poteva si in alcune epoche
avere degli schiavi ma mi sembra che quelli ci siano anche oggi.
Il sistema economico basato sul denaro ha sviluppato un cancro
inguaribile, l’accumulo .
L’accumulo ha portato gli uomini a non avere una competitività
diffusa, ovvero la grande diversità di basi di partenza ha fatto si che
la stragrande maggioranza degli individui non entri attivamente nella
evoluzione della società, troppi individui vengono lasciati languire
nelle loro difficoltà materiali e un numero troppo esiguo di fortunati
ha nelle sue oramai troppo curate mani, e dunque inadatte al lavoro
ed al sacrificio,il destino della nostra specie.
La figura è quella di un animale con molte zampe che si ostina a
camminare su una sola di esse.
Si può accettare che un uomo scaltro possa arrivare ad avere nel
corso della sua vita un patrimonio enorme, non si può invece accettare
che si nasca già con esso e con tutto quello che ne consegue.
La proprietà privata va rivista, i parametri di trasmissibilità dei
patrimoni vanno ridiscussi , la nostra società non può più permettersi
di rimanere ingabbiata in apparati oramai superati, apparati che sono
stati utili nell’infanzia della specie umana, ma se veramente vuoi
goderti una passeggiata in bici, devi togliere le rotelle che in passato
ti avevano aiutato .
L’uomo deve imparare a smitizzare le sue istituzioni, a desacralizzare
dei mezzi, la società è mobile e dunque le sue istituzioni devono essere
mutevoli, sono dei mezzi ed in quanto tali quando vecchi ed inadatti
vanno sostituiti.
Un danno incalcolabile è stato fatto dagli inventori del libero mercato
e da quell’Adam Smith creatore del concetto di mano invisibile.
Secondo questo bizzarro concetto, il mercato non può avere
squilibri in quanto questa fantomatica mano invisibile accorda
sempre magicamente domanda e offerta creando stabilità.
Tutto semplice come in uno schema, come se il mercato fosse
una unità ontologica,come se non fosse formato da uomin ,
come se fosse incorruttibile ed immutabile.
Grandi menti tutte prese a studiare come cresce la domanda
o l’offerta come fossero le contrazioni di un parto, come se
fossero scientificamente prevedibili, quanto tempo sprecato.
La domanda è dove finisce la stupidità e dove inizia la genialità
di queste menti ,io penso siano sottilissime ed avidissime,
pronte a creare sistemi ad uso e consumo dei potenti.
E’ ora di dire che se un prezzo sale vertiginosamente non
è per un chimerica legge di mercato ma per l’avidità crescente
dei padroni del capital, questi sono disposti a tutto pur di
arricchirsi ancora di più, pur di incrementare i loro già
indecenti patrimoni. Ci dicono di non comprare merce di
fabbricazione cinese, perché non in regola con le norme di
produzione, di sicurezza dei lavoratori,poi basta entrare in un
qualsiasi cantiere italiano per rendersi conto che le norme
di sicurezza non sono mai applicate(personalmente ho lavorato
in più di dieci cantieri diversi e non ne ho visto mai uno in regola.);
ci dicono di non comprare la suddetta merce che costa meno
perché lì i lavoratori sono sfruttati e sottopagati, quindi le merci
dei paesi “civili” non possono avere lo stesso prezzo,
poi vediamo che il nostro paese ha una percentuale di lavoro
sommerso e precario altissima ed inoltre i detentori del capitale
non esitano un istante a spostare intere aziende nei paesi
sottosviluppati per pagare di meno la mano d’opera.
Se io vedessi questi imprenditori languire nella fame o sull’orlo
di un baratro, potrei anche accettare i loro comportamenti,
ma il problema,e qui la tv ha un ruolo positivo, è che loro non è
che hanno molto, hanno tutto e non si vergognano di mostrarlo
ad un popolo sempre più povero e che per loro
fortuna è così stupido da nutrirsi ancora di mere immagini.
In Italia il posto fisso è ormai una pia illusione, dicono che i
datori di lavoro non possono mettere in regola i lavoratori
perché le tasse sono troppo alte, poi comprano tutti auto
aziendali, fanno salutari soggiorni termali, stipulano contratti
telefonici agevolati ecc., dissanguando le casse dell’erario.
La storia delle tasse troppo alte è ridicola, se lo stato avesse
delle entrate corrispettive al numero dei reali lavoratori,
cioè se non ci fosse lavoro nero, le tasse sarebbero
enormemente più basse, non serve un genio dell’economia
per dirlo .Una volta facevo notare ad un mio datore di
lavoro la castrante situazione di trentenne senza posto fisso,
l’impossibilità di avere un mutuo e di conseguenza una casa,
l’impossibilità di sposarsi ed avere figli, ricordo ancora il suo
sguardo comprensivo mentre mi diceva che non poteva
mettermi in regola perché non ce la faceva più ad andare
avanti e partiva per la sua casa al mare con il suo Cayenne turbo.
Il denaro in circolazione è quello, non se ne può creare a volontà,
se lo prendono tutto loro non né resta per lo stato e per il povero,
questo è lapalissiano. Quando parlo di stato intendo le attività dello
stato, sanità, rete stradale e ferroviaria ecc, non dell’organigramma
dello stato, per quello non ci si deve preoccupare, vive benone
insieme ai suoi amici imprenditori alla/sulle nostre spalle.
Come ho già detto l’accumulo, facilitato dalla moderna tecnologia,
ha reso il denaro inadeguato per la nostra società
e per il suo sviluppo, l’avidità dei pochi ricchi, sta spingendo
sempre più in basso il resto del mondo, chiunque abbia studiato
un po’ di storia sa che quando un sistema si esaurisce,
deve essere cambiato, pena stravolgimenti rivoluzionari
imponderabili. Non credo di poter fare previsioni temporali,
dieci, cento, mille anni ma è ineluttabile che un giorno quando
la situazione sarà ormai insostenibile le teste torneranno a cadere,
è la storia che lo insegna.
So già che i grandi studiosi di economia bolleranno il mio
discorso come semplicistico e populista e saranno pronti
a portare a loro favore centinaia di grafici e tabelle,
già grafici e tabelle inventate dall’uomo, non si rendono
neppure conto di venerare una identità che non c’è,
una legge che non è una legge, una scienza che non è una
scienza ma un insieme di artefatti umani, sono disposti
persino ad andare contro l’evidenza pur di salvare le loro
leggi, le loro statistiche, i loro dogmi.
Una residenza a San Marino, a Campione d’Italia o in altri
paradisi fiscali, non si nega a nessuno, miliardi di euro
che fuggono dal nostro paese, scalate in borsa garantite
dalle banche tramite i nostri risparmi, le stesse banche che
poi ti rifiutano i mutui perché non hai garanzie.
Enormi catene di scatole cinesi per pagare meno tasse,
società controllata, società controllante, holding, no profit
ecc., grandi manager che dichiarano quanto un operai,
baby pensionati e vitalizi. La lista potrebbe continuare
ancora ma preferisco fermarmi, l’intento è raggiunto,
non credo ci sia bisogno di altro per dimostrare la falsità
ideologica e morale dell’economia moderna .I ricchi
godono di tutto e gli economisti vogliosi di qualche briciola
sono lì proni e pronti a creare leggi a loro uso e consumo,
leggi che mantengano questo stato di cose, cosa mai
potrebbero fare con le loro aride vedute in un mondo giusto,
un mondo che non avrebbe il minimo bisogno di loro.
Oggi le grandi decisioni mondiali vengono prese solo
dalle grandi holding, gli stati più ricchi, di conseguenza
hanno in mano le redini del mondo.
Mi si potrebbe obiettare che le grandi industrie dei paesi
ricchi sono comunque Il frutto di una abilità, dunque rientrano
nell’ambito della meritocrazia, ma è fin troppo facile
rispondere che se a queste grandi figure finanziarie togli le risorse
energetiche prese dai paesi non sviluppati, la mano d’opera
degli stessi paesi, i mercati degli altri paesi, alla fine resta
solo la nuda verità, comanda chi ha il capitale.
E’ possibile che un uomo che si definisce civile, possa
permettere che la ricchezza di uno stato si basi esclusivamente
sul denaro, non sul territorio, non sulla cultura, non sulla forza
lavoro ma solo sul denaro?.
Può l’uomo moderno avere tutte queste difficoltà per mantenersi?
Può essere così dura? Può essere giusto l’enorme dislivello
di tenore di vita che c’è fra gli uomini?
No non lo è, e cosa si può fare?
Cominciamo col dire che è improponibile ogni forma di piano
di redistribuzione chi ha non da, capiamoci intendo chi ha tanto,
e non lo si può obbligare in democrazia, dunque il problema
va risolto guardando altrove. Il sistema economico odierno non
è migliorabile, esso va cambiato totalmente .
Non voglio addentrarmi nella descrizione tecnica di un nuovo
sistema economico, l’unica cosa importante da dire è che
esso dovrà essere meritocratico e bilanciato, dove bilanciato
indica il fatto che anche chi impossibilitato nel meritare possa
vivere degnamente e viceversa anche il più virtuoso,
pur innalzandosi come è giusto non lo faccia tanto da uscire
dall’equilibrio complessivo. E’ inutile dire che il cambio di sistema
economico non è attuabile, o meglio non ci permetteranno mai
di attuarlo, come ho detto prima, questo ineluttabile cambio,
non avverrà pacificamente, la lotta sarà lunga e dura,
 i nostri avidi padroni ringhieranno e si dimeneranno
molto prima di mollare l’osso, ma questo avverrà,
 prima o poi avverrà.

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