giovedì 17 marzo 2011

La lotta laterale

Nella situazione odierna è impossibile per qualsiasi gruppo, movimento o entità, lottare in campo aperto contro la nostra classe politica. Oggi la classe politica, quella imprenditoriale e quella dei padroni dei vari media, sono talmente cointruse da formare un blocco granitico non attaccabile mediante canoni normali. Imprenditori\politici, politici \padroni di tv e giornali, giornalisti \politici. Un campionario di personaggi fortissimi per arrivare in fine al grande capo che racchiude in se le tre figure: politico, imprenditore e padrone di vari media.Come è mai possibile batterli, si fanno le leggi, si finanziano le imprese e si coprono con i media, la situazione è castrante. Nessuna lotta giusta sarà appoggiata dai nostri politici, aiutata economicamente dagli imprenditori ed avrà la rilevanza che merita sui mezzi d’informazione, possiamo scordarcelo. In più sottolineo ancora una volta l’incredibile sottomissione pressoché totale del popolo alla tv e derivati vari. In questa situazione l’unica vera lotta da fare è quella laterale, non è possibil, per ora, cambiare il loro tipo di società e la mente assonnata dei loro sudditi. Ogni anno i Comuni, le province e le regioni, propongono iniziative interessanti per il sociale ma, queste non vengono pubblicizzate, restando di fatto sconosciute ai più. Ci sono varie proposte di re-abitat, cioè, rivitalizzare ambiti abitativi vari, da palazzi a casolari rurali, che se studiate e seguite possono offrire possibilità di trovare casa e lavoro a molti individui. Il compito di una forza che vuole aiutare la gente è quello di prendersi la responsabilità di rendere pubbliche queste iniziative ed aiutare gli interessati a riunirsi per raggiungere i numeri necessari per poterne usufruire, dovremmo studiare le loro leggi ed iniziative per usarle a favore del popolo. E' oggi praticamente impossibile far passare una legge che favorisca la gente comune si può però, studiando bene, usare quelle che ci sono . Una volta aiutati i primi gruppi, una volta dimostrato che si fa sul serio, il passaparola sarà la nuova pubblicità, l’unica possibile per chi è fuori dal circolo. La nostra dovrà essere una lotta d’impegno, sul territorio, a contatto con la gente. Se riusciremo in questo intento, la gente ci conoscerà e saremo sempre di più. Ci sono nella nostra città e intorno ad essa, numerosi luoghi lasciati a se stessi, noi dobbiamo far si che il popolo se ne riappropri, che li faccia suoi. Più ci riapproprieremo della nostra città, più saremo forti; più saremo forti, più avremo le risorse per quella che sarà la battaglia successiva, quella reale contro il potere.
Allo stesso tempo una forza del popolo deve continuare a denunciare le continue nefandezze del sistema occupandosi dei continui scandali perpetrati su Roma e sulla pelle dei suoi cittadini. Azione, informazione, denuncia e coesione, queste sono le armi per la lotta laterale. Oggi siamo all’inizio di un lungo ed impegnativo cammino, un cammino da fare insieme, un cammino che è l’unica possibilità che abbiamo per uscire da una situazione che non può che peggiorare, a meno che non crediate ancora a quello che ci dicono loro. Saremo il loro virus o cancro se preferite ma, dobbiamo essere uniti.

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