mercoledì 22 aprile 2009

riflessioni sul sisma


Si sente spesso dire “ queste persone hanno perso tutto” , questa è la verità ma penso che questo modo di esprimerla sia molto riduttivo , non dia bene l’idea della situazione . Per capire cosa significa quel “tutto” bisogna pensare a ogni aspetto di quella che noi chiamiamo vita normale . Immaginatevi un giorno di svegliarvi nel cuore della notte e veder crollare la vostra casa poi di seguito tutto quello che avete intorno , tutto il vostro ambiente vitale . Immaginatevi poi di svegliarvi nei giorni successivi in una tenda , ammesso che abbiate dormito, vi guardate intorno , guardate la vostra famiglia , se ne avete ancora una, e poi ? non potete farvi una doccia ,…..la vostra ditta è chiusa , quindi niente lavoro , non c’è da portare figli a scuola, è inagibile , forse potreste andare in chiesa , no ! è crollata pure quella . Pensate allora di andare a far spese , niente….. , è tutto chiuso , anche andare al bar con gli amici è impossibile . Tutto quello che per noi è normale è precluso a questa gente. Queste persone si trovano come catapultate fuori dalla propria vita , in un limbo , private del proprio spazio d’azione . Padri , madri , insegnanti , dottori ecc. tutti privati dei propri ruoli di quello che sono stati da sempre. La depressione è un infido animale che si insinua nel profondo di questa gente, che li attacca in questo momento in cui non hanno difese . E’ un nostro dovere morale aiutare queste persone , fargli capire che il resto del paese è con loro. Non possiamo permettere che al danno enorme che hanno vissuto si aggiunga la sensazione di abbandono. Il percorso di ricostruzione deve ancora cominciare e sarà molto lungo , dobbiamo dimostrare tutti insieme che la solidarietà del popolo è reale e non si esaurirà nel breve volgere di qualche settimana.  

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