venerdì 17 aprile 2009

la privatizzazione selvaggia

La privatizzazione selvaggia degli ultimi anni ha portato due gravi ripercussioni sul nostro sistema .Da un lato spostare delle produzioni di servizi o di beni primari, da una istituzione ( Stato , provincia, comune)ad un privato, porta una conseguenza inalienabile , l’entrata della legge dell’utile nell’ambito dei bisogni primari dei cittadini . Le imprese private vivono di ricavi e già questo basterebbe a dimostrare la impossibilità della cosa , in più il guadagno porta inevitabilmente con se la corruzione . Alcuni beni o servizi non possono essere gestiti da privati , questo dovrebbe essere un punto fermo per ogni discorso serio sulla gestione della cosa pubblica . La situazione attuale ha oramai smascherato la favola della maggiore competitività delle imprese private rispetto a quelle statali o comunali . Basta guardarci intorno per rendersi conto che nessuno degli ambiti in cui è entrata la privatizzazione è andato migliorando . Le inutili chiacchiere degli specialisti *, finanziati dalle stesse imprese , non bastano più a convincerci del contrario di ciò che giornalmente viviamo. Il cittadino Romano è costretto a vivere una situazione inaccettabile fatta di code , ricerca del parcheggio( tra l’altro ingiustamente a pagamento) , strade dissestate , mezzi pubblici inadeguati , scarsità di asili , fatiscenza delle scuole , sanità schiava delle lobbi , carenza di alloggi sociali,inesistenza di servizi sociali ,ecc. Il problema è che loro , i grandi ci hanno fatto passare la cosa come inevitabile ma, non è assolutamente così . Questa strada è inevitabile se si vuole raggiungere il loro obiettivo non quello comune . Penso che le parole abbiano una loro importanza e la parola privatizzazione porta in se il suo perché , ricerca del bene privato , non comune . Il comune di Roma ha ceduto aziende importanti in settori nevralgici come la Centrale del latte** , l’ACEA , ADR ,ERG,ATAC,ha ceduto una quantità impressionante di immobili a privati in più quasi tutti i servizi sono stati ceduti alle cooperative con la triste conseguenza di trasformare migliaia di lavoratori comunali in altrettanti lavoratori precari . Quante bugie inutili dovremo sorbirci ancora , quando ci sveglieremo ? Il secondo aspetto è che se si svuota un’ istituzione di tutte le sue prerogative , di tutte le sue possibilità di intervento , questa diviene un mero gestore di risorse . Il cittadino non può più riconoscersi nelle istituzioni , vedrà il suo stato\comune come una figura lontana , avulsa alla sua vita , dalla sua quotidianità . Cosa può fare un comune senza scuole , ospedali , mezzi pubblici ,case, senza nessun altra entrata se non le tasse dei cittadini . Cosa resta della istituzione , come può intervenire . Resta oggi un comune senza corpo , senza volontà ,ridotto a misero gestore di conti .Immaginate una situazione finanziaria vicina al collasso , come potrebbe una istituzione, porre rimedio , come potrebbe , privata del suo corpo , prendersi cura dei suoi cittadini .Se tutto è in mano alla economia e questa crolla , chi ci tirerà fuori dai guai . Lo stato e le istituzioni nascono per dare sicurezza agli individui ,dovrebbero garantire sempre e comunque i bisogni minimi del popolo, se non svolgono i propri doveri ,perché dovremmo seguirli . La privatizzazione totale che si è messa in moto svilisce nel profondo l’essenza propria delle istituzioni.Oggi non ci sono più comune e cittadino ma banca e consumatore e questo non è più accettabile , non può esserlo .Dobbiamo svegliarci e riprenderci il posto che ci spetta nella gestione della cosa pubblica. Questa è l’unica via possibile .L’economia non può guidare il mondo, la situazione attuale parla chiaro , la politica deve riprendere il suo posto e deve farlo prima possibile.* Mi spiego meglio : se una azienda viene privatizzata a me non interessa il grafico che , eventualmente, mi dimostra che l’azienda è cresciuta . A noi interessa che i lavoratori non ci abbiano rimesso , che i fruitori non ci abbiano rimesso .Se una azienda comunale aumenta gli introiti , ne giova il comune dunque i cittadini , se a crescere è una azienda privata , l’unico beneficiario della salita sarà il privato .** durante la catastrofe di Cernobil la centrale del latte cessò la vendita del latte fresco in quanto non sicuro, oggi che è una azienda privata come agirebbe?

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