martedì 12 ottobre 2010

Le colpe della gente

In questo pezzo ho deciso di cambiare obiettivo, lascio stare per oggi i nostri capi evoglio scrivere di alcuni nostri errori, gli errori della gente. Ovviamente quando parlo di colpe del popolo mi riferisco alle popolazioni dell’avanzato occidente, mi sembra fuori luogo dare colpe alle popolazioni dei paesi sottosviluppati, visto le situazioni che sono costrette a vivere. I nostri governanti sono pessimi ma siamo noi a dar loro tutto questo potere, loro ci studiano e regolano ma noi siamo stati cavie troppo accondiscendenti, la capacità critica del cittadino medio è bassissima. E’vero che hanno ridotto le nostre vite a dei copioni di parti di terzo piano ma questo non ci giustifica se ci rincoglioniamo davanti al grande fratello, essere ridotti male è un dato di fatto, abbrutirsi è una scelta, non aver prospettive materiali è una cosa, inaridire il nostro spirito è un delitto. Gli autografi chiesti a calciatori o attori miliardari, le occhiate malevole lanciate ai lavavetri, sono il sintomo di un comportamento irrazionale. Tutti giudici e moralizzatori, tutti pronti a sparare sul più debole. Il paese è in caduta libera, la vita sta diventando insostenibile ,anni ed anni di mal governo ci hanno portato sul baratro, ci hanno inondato di promesse, si sono a turno riempiti la bocca di paroloni, tutto è così evidente che tu pensi, ora la gente ha capito, ora si farà sentire, poi si va verso le elezioni e facendo colazione al bar senti ancora che si discute su chi votare, sarà meglio chi ci ha fregato cinque anni fa o chi lo ha fatto un anno fa ? Come si può essere così stupidi, come si può essere cosi ciechi. Se il popolo fosse unito avrebbe numerose carte vincenti da giocare contro i potenti della terra, senza alcun bisogno di violenza potrebbe mettere in ginocchio l’attuale sistema economico, basterebbe non votare, ritirare i nostri risparmi in banca, boicottare i prodotti di quelle aziende che non rispettano determinati parametri, fermare tutte le nostre auto ecc. Ma noi non siamo così, l’uomo odierno non si rivolta contro chi lo bastona ma ringhia contro il primo debole che incontra scappando. Il popolo deve unirsi, meglio ancora gli onesti devono unirsi. Uniti sono imbattibili, è dalla base che deve crearsi la nuova umanità. L’unica vera divisione che riconosco nella razza umana è quella fra onesti e disonesti, queste due categorie contengono al loro interno tutto l’arco delle possibili situazioni di vita, abbiamo il povero, il ricco ed il politico onesti ed i loro corrispettivi disonesti. La lotta da fare non è più una lotta di classe ma una lotta dei principi. Tutte le classi sociali soffrono la situazione socio-politica attuale, il crollo della morale; lì dove per il povero c’è la disgregazione della famiglia per i troppi impegni e per la troppa stanchezza, per il ricco c’è la distruzione della famiglia per i troppi vizi e per la noia; il popolo fugge dal troppo poco tuffandosi nelle varie droghe, i ricchi fuggono dal troppo annientandosi con le droghe e la perversione dei costumi. La frustrazione provata da un politico onesto di fronte ai discorsi dei suoi colleghi disonesti è forse ancora più grande di quella che proviamo noi. La differenza fra onesto e disonesto è che i secondi a differenza dei primi si uniscono, pianificano e fanno muro tutti insieme. Onesti e disonesti nascono nello stesso mondo ma mentre i primi lottano con le loro forze per indole, i secondi sfruttano tutto quello che possono per arrivare. In questa situazione di fatto , sono sempre i disonesti a vincere, è per questo che la classe dirigente sia essa politica o finanziaria, è quasi sempre formata in maggioranza da ingiusti. Non c’è da fare nessuna lotta di classe, ci sono ricchi che investono in imprese socialmente utili e che sono impegnati in prima persona in opere di beneficenza, ci sono politici onesti che provano a lottare, ma si ritrovano a rimbalzare come una pallina negli impenetrabili meandri di gomma della politica, ci sono veri giornalisti che fanno eccezionali inchieste che non vedranno mai la luce della pubblicazione, ci sono sportivi che ricercano il record con il sacrificio e l’abnegazione totale senza cercare scorciatoie. Ciò che dobbiamo fare è riconoscere fra amici e nemici, unirci anche noi; quando siete in coda sulla tangenziale ed il solito furbo che ha percorso un km sulla corsia di emergenza per fregarvi, vuole rientrare, voi impediteglielo, fatelo continuare sulla corsia di emergenza finché non troverà un muro o un posto di blocco, facciamo si che i furbi comincino a pagare; se siete in fila alla posta ed il solito furbo vi passa avanti, voi tutti insieme, dopo averlo giustamente classificato per ciò che è, fatelo andare in fondo alla fila, se una televisione di stato vi inonda di pubblicità, voi non pagate il canone ,ecc.. Questa è la lotta da fare, questi sono i vostri compagni ed i vostri nemici, dobbiamo emarginare gli ingiusti , non premiarli. L’evoluzione non è una linea diritta, presenta nel suo svolgimento anche fasi di regresso, se una specie riesce ad uscire dalla fase di abbrutimento, mediante il giusto grimaldello, può ricominciare la sua corsa verso la perfettibilità, altrimenti pagherà con l’auto distruzione, nessuna evoluzione è possibile in una società che premia i furbi a discapito dei migliori. Dal popolo deve partire tutto, è il popolo che deve ricominciare a scegliere i virtuosi, nello sport come nello spettacolo, nella vita di tutti i giorni e nella scelta dei governanti. In ogni ambito dobbiamo ricominciare a scegliere per il più giusto anche se inizialmente questo vorrà dire perdere ma, l'obiettivo finale è troppo importante per farselo sfuggire, stiamo parlando della nostra libertà e del nostro futuro. Se il cambiamento sarà reale, loro non potranno più far nulla e saranno spazzati via come rifiuti e con il tempo saranno ricordati solo come un lungo periodo buio nella storia dell'umanità.

Nessun commento:

Posta un commento